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Quando finisce la terapia

Spesso quando si comincia una psicoterapia, si chiede: “Ok, ma quando finirò? Quanto dura? Come faccio a capire che ho finito?”.

Dipende, ovviamente.

Dipende da tanti fattori, primo fra tutti il bisogno con cui si arriva. Ad esempio: cosa voglio capire di me? Cosa voglio cambiare? In che modo?

Quanto può cambiare questo bisogno durante il percorso e quanto è bello lasciarsi sorprendere dalla vita che ci pone nuove sfide e ci fa desiderare nuovi strumenti per affrontarle.


E poi arriva, ad un certo punto, in un modo o nell’altro, il momento di salutarsi. Ci si allena anche per salutarsi, se possibile ci si prepara.

È un momento triste, è normale quando si è condiviso così tanto.

Alle volte si ha un po’ paura: come farò adesso quando ho un problema? A chi racconterò tutte le mie preoccupazioni? E se non ho proprio finito il lavoro? Spoiler: è normale anche avere paura!

È anche un momento di felicità: vuol dire che in qualche modo sto meglio di quando ho cominciato, che ora posso andare. E che curiosità, di andare!




Tentenno nella scrittura, quando il punto vuole essere una dedica alle persone che ho incontrato, che mi hanno affidato parti di loro e che ho salutato, in un misto di tristezza e felicità.

“Chi è entrato nella stanza della terapia, non esce più dalla nostra vita”, Dolores Munari Poda, 2015.


Buon volo!



Chiara



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1 Kommentar


Lizy Lizyna
Lizy Lizyna
22. Feb. 2023

“Ma piangerai!” disse il piccolo principe. “E' certo”, disse la volpe. “Ma allora che ci guadagni?” “Ci guadagno”, disse la volpe, “il colore del grano”.


In due righe, ecco descritta la bellezza dei legami.

Qualsiasi essi siano.

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